ANESTETIZZARE IL DOLORE

Oggi non mi va proprio di ascoltarti.

Lo so sì, solitamente bramo sentire ogni tuo latrato di agonia. Adoro quando percorri la mia anima facendola sussultare ad ogni tuo ruggito stanco, provato, disilluso, beffato dalla vita.

È un bisogno necessario percepirti, è giusto che io ti respiri.

Quando frusti le viscere, mi fai sentire ancora capace di provare delle emozioni vive, umane, insindacabili.

Ora però voglio che ti zittisca. Il tuo incessante rumore, in codesto istante, non riuscirei a sopportarlo. Preferisco, con cuore codardo, non ascoltare il tuo lancinante e assordante stridulo.

Ti chiedo venia, pietà, e perdono.